
ASSISTENZA DOMICILIARE
È un insieme di interventi di natura socio-assistenziale, eventualmente coordinati con prestazioni di tipo sanitario, erogati a domicilio di persone anziane, adulte, disabili e minori. L’intervento è finalizzato a favorire il mantenimento della persona nel proprio nucleo familiare o comunque nel normale contesto sociale di riferimento, promuovendo azioni dirette a prevenire o rimuovere situazioni di bisogno, di emarginazione e di disagio.

CENTRI ESTIVI
Sono delle strutture concepite per accogliere ed intrattenere bambini e ragazzi (fino ai 18 anni) che non possono rimanere soli a casa o che scelgono (per volere loro o dei genitori) di trascorrere piacevolmente i mesi più caldi: quelli in cui non devono andare a scuola e possono dedicarsi ad attività ricreative di vario tipo. I centri estivi offrono supporto alle famiglie con bambini e ragazzi durante il periodo estivo di vacanza. Tali servizi rappresentano sia una fonte di svago e divertimento, che un’esperienza educativa per i partecipanti e sono in continuità con la scuola. Il servizio è attivato da ciascun Comune in modo stagionale, nei periodi estivi.

Consulta dei Giovani
Essa rappresenta i giovani che vogliono partecipare all’ideazione, realizzazione e promozione di iniziative volte al benessere, al progresso sociale dei giovani, favorendo il raccordo tra giovani ed istituzioni locali; si propone di essere un punto di riferimento ed uno strumento di conoscenza della realtà giovanile locale. Promuoverà progetti ed iniziative sulla condizione giovanile per favorire la crescita socio-culturale, formativa e professionale dei giovani; raccoglierà informazioni e collaborerà attivamente con le strutture pubbliche e private deputate all’istruzione, alla formazione, alle pari opportunità, allo sport, al tempo libero, al volontariato alla cultura, all’inclusione sociale, alla promozione della salute, alla prevenzione del disagio giovanile. Presenterà progetti di intervento per i giovani da sottoporre agli organi dell’Unione dei Comuni; avrà la funzione di esprimere pareri sulle proposte di atti di Giunta e di Consiglio dell’Unione o su provvedimenti dei responsabili degli Uffici dell’Unione in materia di politiche giovanili.

Istruzione

Primaria
Prima della riforma Moratti si chiamava scuola elementare ed è l’istituzione che rappresenta l’istruzione primaria in Italia. In precedenza era divisa in due cicli, un biennio e un triennio, con un esame di finale per il completamento e l’accesso alle scuole di secondo grado. Con la riforma Moratti venne divisa in 3 cicli, un anno singolo e due bienni, e l’esame finale venne abolito. Durante la storia della scuola primaria si sono alternati due moduli didattici: quello del maestro unico e quello del modulo didattico. Il maestro unico era in uso sino 1990 per essere poi abolito dopo anni di sperimentazione e rimpiazzato con un gruppo di docenti (3 per due classi o 4 per tre classi), chiamato modulo didattico. Con la riforma Gelmini la figura del maestro unico è stata riapprovata. Con il decreto legislativo n.59 del 2004 applicativo della legge Moratti, nacque una nuova figura: il docente tutor: una figura di orientamento, di consulenza, di tutorato per ciascuno studente, al fine di giungere ad un grado.

Secondaria - Primo Grado
Prima della riforma Moratti era la scuola media ed è l’istituzione che rappresenta il primo grado dell’istruzione secondaria. Vi si accedeva fino al 2003 con la licenza primaria (attualmente abolita). La scuola media inferiore nacque nel 1965 con l’unificazione dei ginnasi, che davano accesso ai licei, e delle scuole di avviamento professionale, che davano accesso alle scuole tecnico/professionali. Da quel momento si è quindi parlato di scuola media unificata. L’orario settimanale della scuola secondaria di primo grado va, in media, da un minimo di 29 ore ad un massimo di 33 ore. In alcune scuole al posto delle ore possono essere usati i periodi di 50 minuti, quindi l’orario varia da un minimo di 35 periodi a un massimo di 38 periodi. Con la riforma Gelmini si torna però all’orario di sessanta minuti.
Le materie studiate sono (in media): Italiano (5 ore settimanali), Storia e Geografia (con Cittadinanza e Costituzione) (4 ore), approfondimento in discipline letterarie (1 ora), Matematica (4 ore), Scienze (2 ore), Tecnologia (2 ore), Lingua inglese (3 ore), Seconda lingua comunitaria (2 ore), Arte e Immagine (2 ore), Musica (2 ore), Scienze motorie e sportive (2 ore), Religione cattolica o attività alternativa (1 ora).
Inoltre lo studente e le famiglie possono scegliere fino ad un massimo di 4 ore di laboratori facoltativi: laboratori che ogni scuola può proporre in base alle risorse di organico di cui dispone. Con l’attuale organizzazione sono scomparse le precedenti (prima del 2003) sperimentazioni di tempo prolungato che permettevano un orario massimo di 36 ore effettive comprendenti anche momenti di compresenza di più insegnanti. Recentemente si sperimenta un corso musicale sperimentale nel quale vengono scelti gli alunni a numero chiuso con la facoltà di studiare uno strumento musicale nel quale alla fine del ciclo vi è un esame anche per questa materia.

ISTRUZIONE SECONDARIA - SECONDO GRADO
Prima della riforma Moratti era la scuola media ed è l’istituzione che rappresenta il primo grado dell’istruzione secondaria. Vi si accedeva fino al 2003 con la licenza primaria (attualmente abolita). La scuola media inferiore nacque nel 1965 con l’unificazione dei ginnasi, che davano accesso ai licei, e delle scuole di avviamento professionale, che davano accesso alle scuole tecnico/professionali. Da quel momento si è quindi parlato di scuola media unificata. L’orario settimanale della scuola secondaria di primo grado va, in media, da un minimo di 29 ore ad un massimo di 33 ore. In alcune scuole al posto delle ore possono essere usati i periodi di 50 minuti, quindi l’orario varia da un minimo di 35 periodi a un massimo di 38 periodi. Con la riforma Gelmini si torna però all’orario di sessanta minuti.
Le materie studiate sono (in media): Italiano (5 ore settimanali), Storia e Geografia (con Cittadinanza e Costituzione) (4 ore), approfondimento in discipline letterarie (1 ora), Matematica (4 ore), Scienze (2 ore), Tecnologia (2 ore), Lingua inglese (3 ore), Seconda lingua comunitaria (2 ore), Arte e Immagine (2 ore), Musica (2 ore), Scienze motorie e sportive (2 ore), Religione cattolica o attività alternativa (1 ora).
Inoltre lo studente e le famiglie possono scegliere fino ad un massimo di 4 ore di laboratori facoltativi: laboratori che ogni scuola può proporre in base alle risorse di organico di cui dispone. Con l’attuale organizzazione sono scomparse le precedenti (prima del 2003) sperimentazioni di tempo prolungato che permettevano un orario massimo di 36 ore effettive comprendenti anche momenti di compresenza di più insegnanti. Recentemente si sperimenta un corso musicale sperimentale nel quale vengono scelti gli alunni a numero chiuso con la facoltà di studiare uno strumento musicale nel quale alla fine del ciclo vi è un esame anche per questa materia.
What Our Clients Say
Our biggest clients